LE DUE GEMELLE

Nel cielo si staglia, bella e splendente, la luna piena; questa è una notte diversa da tutte le altre, avverrà qualcosa di magico, di inspiegabile.
Spagna, Barcellona.
Regina, una ragazzina di diciassetteanni, stà dormento profondamente nel suo letto...la finestra, da cui entrano i raggi della luna, è aperta ed una leggera brezza primaverile fa muovere le graziose tende rosa della stanza.
Tutto è calma e silenzio, interrotto solamente dal russare del padre, la madre è morta quando lei era appena nata, non ricorda il suo volto, ma il suo profumo si, dolcissimo e ricco di amore, come solo una madre può avere.
Improvvisamente la stanza viene avvolta da un'ombra nera, il tempo si ferma per un'istante...
.... poi lo scorrere del tempo riprende il suo corso, e l'ombra nera scompare rifacendo riapparire la luce della luna.
Regina si sveglia, come se qualcuno la stesse chiamando, si alza e guardando la luna, che si riflette sul golfo in lontananza, pensa al suo destino...
India, Nuava Deli.
Colori, musica, danze, profumi e grida di venditori, questo è il mercato con la sua magia e la sua cultura.
E' il tramonto, la città si caricana dei mille colori della natura, sull'orizzonte si staglia la luna piena; gli anziani annunciano presagi di morte, per quasta luna che per loro è insolita.
Habiana corre lungo il grande fiume, ha diciassetteanni e vive con la madre, il padre è morto e non ricorda nulla di lui; ad un certo punto la sua attenzione si appoggia su questa luna così magica, rimane ad osservarla, perché è come se sentisse qualcuno che la stà chiamando, gli amici provano a richiamare la sua attenzione, ma lei non risponde.
La ruota del destino ha iniziato a girare, qualcosa di nuovo sta per nascere e al centro di tutto questo, ci saranno queste due ragazze, che non sanno nulla luna dell'altra.
Sono legate però fra loro... Ma da che cosa?
PADRE: Regina!! Dai forza alzati, altrimenti arriverai tardi a scuola. Su! Forza! Muoviti!
REGINA: Dai papi lasciami dormire ancora un pochino, stanotte non sono riuscita a dormire.
PADRE: Oggi è una giornata speciale!! E' il tuo 18° compleanno; il padre la guarda perplesso. Perchè non sei riuscita a dormire?
REGINA: Ho fatto un sogno stranissimo...
Mi trovavo in una città dalle alte torri che terminavano a punta, avevo caldo, soffocavo; poi ad un certo punto qualcuno, da dietro mi ha trafitta con una spada.
PADRE: Stai tranquilla è stato solo un sogno e niente più, non devi dar peso a queste cose. In realtà il padre è preoccupato, ma non vuole allarmare la figlia, nel giorno più bello. Dai adesso alzati.
REGINA: Grazie!! Papà !! Hai ragione, oggi compio diciottoanni e per me inizia una nuova vita e queste cose le devo lasciar perdere, oramai sono diventata una donna non sono più una bambina.
E' sorta una luna rossa, Habiana non si sente tranquilla, e quindi decide di andare nel tempietto che hanno in casa per poter pregare.
Non riesce a rimanere concentrata, perchè continua ad avere delle visioni...
Ali, ali bianche, ali bianche sporche di sangue.
MADRE: Tesoro!! Che succede, perchè stai urlando, ti prego rispondimi!! Habiana!! Habiana!!
HABIANA: Ahhhhhhh!!!!! Ahhhhhhhh!!!!!! Ahh!! Ahh!! Lasciami in pace, non mi rompere vattene mostro, vattene dalla mia vistaaaaaa!!
MADRE: Non far così ti prego, calmati calmati, respira profondamente.
Continuando ad urlare, come se fosse stata rapita dal demonio, Habiana fugge dalla casa e da sua madre; non vi farà più ritorno.
Ma dove la sta portando il destino?

SHINTIN: Corri!! Habiana! Corri incrontro al tuo destino, non ti fermare!! Ahhh! Vieni vieni da me, qui sarai felice non avrai più preoccupazioni. Io ti farò diventare qualcuno, un giorno, tutto il mondo avrà paura di te.
PG: Sommo Maestro la ragazza sta giungendo da noi, come avevate predetto; è tutto pronto.
SHINTIN: Grazie Pg, la stò osservando dalla sfera.
Bene, molto bene, la ruota del destino ha iniziato a girare... Il potere, molto presto sarà nelle nostre mani, finalmente, dopo secoli di attesa.

Habiana si è allontanata tantissimo da casa, è stanca ed affamata; stà per calare la notte, le tenebre si avvicinano e lei è sola e deve cercare un riparo per la notte.
Alla fine del bosco, dopo tanto camminare, arriva in una radura al centro della quale si trova una quercia magnifica; sul tronco c'è un incavo abbastanza grande per ospitarla, si addormenta subito.
Ma durante la notte viene assalita da uno strano sogno...
Una città dalle alte torri, devastazione, morte, dolore; Ali bianche sporche di sangue.
HABIANA: Ahhhhhh!!!! Perchè continuo a fare questo sogno orribile.
Devo assolutamente trovare qualcuno che possa darmi delle spiegazioni, non ce la faccio più, sto malissimo!!
Il sole è già alto in cielo, devo riprendere il viaggio, ma in che direzione! Però come è strano il destino, ieri ero con parenti e amici ha festeggiare il mio 18° compleanno, ed ora invece mi trovo in un bosco lontanissima da casa, e non ho la minima idea di dove andare. Meglio riprendere il sentiero.

Non si è resa conto, che da quando ha lasciato la quercia, qualcuno la sta seguendo.
Sono due figure vestite di bianco che emanano una luce fortissima, non camminano, ma volano, si sollevano da terra e gli animali, al loro passaggio si inchinano; il loro volto è coperto da un cappuccio.
Barcellona, d'estate, è VIVA!! CALIENTE!!, le ramble si riempino di vita; Hola! Hola! è il saluto di tutti i giovani di tutte le nazionalità , che si incrociano nelle animate vie della capitale del divertimento.
E' trascorso un mese dal compleanno di Regina, e fra esami di maturità , vacanze estive, gite con amici in barca e scampagnate in campagna, non ha modo di annoiarsi.

MIGHELITA: Il prossimo fine settimana, verrà organizzata una festa in spiaggia! Ci saranno tutti i nostri amici, ed anche!! gli UNIVERSITARI!!
CARMEN: Huu!! Huuu!! Siiii!!
MIGHELITA: Si tratta della festa più trendi di tutta la città , dobbiamo andarci! Carmen, Regina, voi venite vero!
CARMEN: Seguro!! Regina tu che cosa fai?
REGINA: Ma non lo sò, forse dovrò andare via con mio padre, vi farò sapere.
CARMEN: NO!! Tu vieni!
MIGHELITA: Non puoi perdere questa occasione, potrebbe esserci il tuo principe azzurro, lo aspetti da una vita intera! Dai!
CARMEN: Su, non farti pregare, se non verrai, non ti vorrò più come amica!
REGINA: E và bene, mi avete convinta, verrò!!
CARMEN,MIGHELITA: Evvaii!!

Alla sera, con il padre.

REGINA: Le mie amiche mi hanno chiesto se il prossimo fine settimana vado con loro ad una festa in spiaggia. Posso andare?
PAPA': Se non ricordo male ti avevo chiesto di non prenderti impegni, perché dobbiamo andare a trovare la zia.
REGINA: Si è vero, ma si tratta della festa più trendi della città e non posso mancare; se non sbaglio, un mese fà , mi hai detto che non sono più una bambina.
PAPA': Ahh! E' vero. E va bene, vai pure, ma fai attenzione, soprattutto con le persone che non conosci, capito!?
REGINA: Grazie! lo bacia Ti voglio bene!
PAPA': Anch'io.

Finalmente è giunto il tanto atteso fine settimana, le ragazze si fanno belle per la serata, si provano i vestiti più provocanti per far colpo su qualche ragazzo, provano i trucchi e utilizzano gli accostamenti cromatici adeguati. Regina si trova a casa di Carmen e con loro c'è anche Mighelita, mentre le sue amiche indossano vestiti molto provocanti, Regina è in maglietta e gins.

MIGHELITA: